Barisardo, un incantevole paese situato sulla costa orientale della Sardegna, in Ogliastra, ben si presta per una cerimonia di matrimonio personalizzabile e davvero indimenticabile. Questo affascinante luogo offre due scenari mozzafiato (più un terzo extra che è davvero unico nel suo genere!) per suggellare la vostra unione d'amore con valore legale: la storica Torre di Barisardo e l'omonima, splendida spiaggia.
Quando si tratta di scegliere la location per il vostro matrimonio a Barisardo la decisione può essere difficile. Molto dipende da quello che avete in mente per la vostra cerimonia laica: sognate un bel matrimonio in spiaggia o preferireste un rito semplice e intimo con poche persone?
In entrambi i casi, è possibile contrarre matrimonio con valore legale: potete scegliere se far officiare il rito solo dal Sindaco o un suo delegato del Comune, oppure affiancarlo a un/a celebrante per aggiungere una parte personalizzata, o ancora far richiedere la delega per il matrimonio civile al/la celebrante in modo che ci sia una sola persona a gestire l'intera cerimonia.
La spiaggia di Barisardo è uno scenario spettacolare per una cerimonia all'aperto: è il luogo ideale per un matrimonio con molti invitati, meglio se in bassa stagione o negli orari più adeguati per il forte sole della Sardegna. Qui avrete la possibilità di celebrare il matrimonio civile all'aperto, con una piccola passerella sulla sabbia (nel periodo estivo) che dal piazzale conduce dritto sotto alla Torre, luogo designato per i riti civili. Per le cerimonie simboliche, ogni angolo della spiaggia può essere utilizzato previa autorizzazione del Comune.
La Torre di Barisardo è una delle tante torri saracene presenti sulla costa sarda, ma è una delle poche con una particolarità speciale: è possibile celebrare matrimoni civili all'interno delle sue antiche mura. La torre offre un'atmosfera intima e raccolta, perfetta per cerimonie con pochi invitati. Questo luogo storico non solo fornisce riparo in caso di maltempo, ma aggiunge anche un tocco di fascino e mistero al vostro matrimonio. Un/a celebrante con delega o il Sindaco possono officiare un rito civile con valore legale.
La figura del celebrante è fondamentale per creare una cerimonia che rispecchi appieno la vostra storia e le vostre emozioni. Che si tratti di un matrimonio civile o simbolico, un/a celebrante ha il compito di aiutarvi a trovare le parole, la musica e i riti che si adattano perfettamente non solo a voi, ma anche al luogo scelto. E la spiaggia di Torre di Barisardo è uno sfondo bellissimo per ogni tipo di matrimonio.
A pochissimi passi dalla spiaggia, l'hotel La Torre offre una location elegante per cerimonie simboliche o per un ricevimento dopo la cerimonia. Anche se l'organizzazione del ricevimento va oltre i compiti della celebrante, se preferite che cerimonia e ricevimento avvengano nel medesimo luogo potete chiamare un/a celebrante per una cerimonia non civile personalizzata per raccontare e celebrare al meglio la vostra storia.
Curiosità: come accennavo all'inizio, esiste un terzo punto dov'è possibile sposarsi con rito legalmente riconosciuto a Torre di Barisardo - ed è una location che interesserà in particolare gli amanti del sub e delle immersioni. È infatti possibile sposarsi con rito civile sott'acqua! In questo caso ci sarà per forza bisogno dell'officiante comunale in grado di fare le immersioni e gestire il momento in modo idoneo ed esperto. Ma potrete comunque affidarvi a un/a celebrante per organizzare una parte della cerimonia in barca o sulla spiaggia, in modo da personalizzare al 100% questo rito davvero unico.
Ma il/la celebrante è la persona che organizza i matrimoni? O quella che celebra il rito in comune? E può condurre anche quello religioso o quello può farlo solo un officiante? Ma dire celebrante o cerimoniere non è la stessa cosa?
Ogni volta che dico di aver lavorato come cerimoniere o di essere disponibile come celebrante mi aspetto molte domande come queste. Purtroppo parlando di professioni "nuove" o “non tradizionali” c’è spesso confusione.
Nel mondo degli eventi e delle cerimonie, poi, ci sono tante figure emergenti, con tanti nomi diversi che spesso sembrano voler dire la stessa cosa (a volte è proprio così, a volte no): basti pensare ai matrimoni e subito parte l'elenco di wedding planner, event planner, wedding organizer, wedding designer, flower designer, eccetera eccetera.
Se da una parte questo è positivo, perché abbiamo la possibilità di costruirci un'attività il più possibile adatto a noi e non doverci adattare a ruoli prestabiliti, dall'altra ovviamente si perde chiarezza (e a volte legittimità) e i committenti rischiano di non sapere più a chi affidarsi.
Non sono argomenti così frequenti ed è facile farsi un'idea "per sentito dire". Penso che sia importante condividere consapevolezza e informazioni corrette.
Per fortuna, per quanto riguarda esclusivamente la parte rituale delle cerimonie, pur essendoci ancora una certa coltre di nebbia e mistero sulla figura del/la celebrante, non è così difficile cercare e trovare informazioni direttamente dalla normativa nazionale - che è poi il modo migliore per capire quali sono effettivamente i ruoli esistenti e previsti per le mansioni legate agli eventi.
Di seguito vi riporto alcune informazioni essenziali per schiarire un po' le idee e comprendere meglio le differenze, le attività e i confini di queste tre figure del mondo rituale!
Secondo la prassi di riferimento UNI/PdR 118:2021, si tratta di un/a "professionista in possesso di conoscenze, abilità, strumenti, tecniche, livelli di responsabilità e autonomia per la creazione e gestione di tutti gli aspetti che caratterizzano tutte le tipologie possibili di qualunque evento cerimonia".
Vale a dire: una persona in grado di creare il testo, curare il setting, e gestire la conduzione di una cerimonia di qualsiasi tipo, dal matrimonio simbolico alla commemorazione, da un battesimo laico al rinnovo delle promesse, personalizzando sulla base delle richieste dei committenti, sul contesto e sulle possibilità concrete.
Allo stato attuale, chiunque può celebrare una cerimonia laica simbolica. Anche il vostro migliore amico o la vicina di casa, la proprietaria della location o l'impresario funebre.
La prassi di riferimento è in vigore dal 2021 ed esiste una Certificazione del Personale che si basa sui requisiti previsti dalla stessa prassi; ma tale Certificazione non è obbligatoria per chi pratica l'attività di celebrante e non ha al momento valore di "albo".
Personalmente, dopo l'esperienza lavorativa nel settore funebre e il corso di formazione con FederCelebranti (oggi gestito da ECCO), che mi ha fornito i crediti sufficienti per poter ottenere la Certificazione, ho deciso di aspettare a sostenere l'esame, per focalizzarmi piuttosto sul proseguire la mia esperienza sul campo in modalità occasionale. Credo infatti che non si diventi celebranti da un giorno all'altro, anche se si è portati e/o si ha esperienza nel campo e/o si studia molto, e per il momento preferisco seguire poche cerimonie con la massima cura.
Qui trovate un po' della mia storia e del mio percorso.
La stessa Prassi di riferimento, poi, specifica che "il celebrante si distingue dall'officiante che, invece, esegue la cerimonia leggendo un testo o un modello già predisposto da altri".
Secondo quanto citato dal testo UNI, officiante è un termine che può riferirsi a entrambe queste figure, così come a una persona che legge il testo di una cerimonia creata da qualcun altro (un/a celebrante, magari!). Possiamo quindi chiamare officiante, ad esempio, sia il Sindaco (o un suo delegato) che svolge un matrimonio civile in Comune, sia un prete che celebra un funerale in chiesa.
Questo termine si discosta rispetto ai primi due, poiché dal punto di vista ufficiale si riferisce a una figura che al momento è riconosciuta solo in pochissime regioni italiane: è infatti la normativa in materia di attività funebre della Regione Piemonte (D.G.R. 22/09/2014, n 22-343) che riconosce e disciplina questa figura professionale. Si tratta della persona addetta a gestire e condurre cerimonie all'interno di strutture per il commiato (come tempio crematorio e casa funeraria). Si occupa dunque esclusivamente delle cerimonie funebri laiche e collegate alla cremazione (funerale laico, consegna delle urne ai famigliari, dispersione delle ceneri).
In altre regioni, il termine viene talvolta utilizzato come sinonimo di celebrante in riferimento a qualsiasi tipologia di cerimonia.
Conoscevate già questi termini e le loro differenze?