Se state pianificando di sposarvi in Italia e uno/a di voi non ha la nazionalità italiana (o entrambi), è importante informarsi in anticipo sui requisiti legali per il matrimonio o l'unione civile, in modo da svolgere le procedure necessarie per tempo e correttamente.
Ho cercato dunque di raccogliere in un'unica pagina le informazioni più utili ed essenziali per organizzare una cerimonia civile senza intoppi, garantendo che tutto sia in regola e che il giorno della vostra unione voi possiate pensare esclusivamente a celebrare la vostra storia d'amore.
Prima di tutto, è fondamentale verificare presso il Comune dove intendete celebrare il rito civile quali sono le specifiche richieste locali. Le normative e i documenti richiesti possono variare leggermente da un comune all'altro, quindi assicuratevi di ottenere tutte le informazioni necessarie in anticipo e contattando direttamente l'Ufficio di Stato Civile del Comune interessato.
Per presentare la richiesta di matrimonio civile in Italia, se uno degli sposi non è cittadino italiano, di solito è necessario presentare i seguenti documenti:
È importante notare che potrebbero essere richiesti documenti aggiuntivi a seconda del Comune e della nazionalità degli sposi. Controllate sempre quali documenti sono necessari e come ottenerli prima di fissare la data e la location della cerimonia.
Alcuni Paesi potrebbero delle procedure piuttosto lunghe e complesse per il rilascio del nulla osta. Di solito, inoltre, questo documento ha una validità di sei mesi, dunque conviene calcolare bene i tempi necessari per il rilascio dei documenti, la presentazione della domanda, le pubblicazioni di nozze e la data desiderata per la vostra cerimonia! Il mio consiglio è di raccogliere prima tutte le informazioni necessarie e poi pianificare le tempistiche, le date e le richieste da presentare.
Se anche solo uno/a dei due nubendi non ha la nazionalità italiana, molti Comuni richiedono obbligatoriamente un/a interprete per il rito civile. Può essere una persona di vostra scelta, purché sia in grado di leggere gli Articoli del Codice Civile, porre le domande di rito e confermare le risposte al Sindaco (o Delegato/a) che presiede il Rito.
La lingua principale sarà sempre l'italiano, a prescindere dalle nazionalità e dalle conoscenze linguistiche della coppia che si sta sposando.
Per quanto riguarda la traduzione delle domande e degli Articoli, di solito il Comune chiede un interprete in grado di parlare la stessa lingua madre della persona di nazionalità straniera. Personalmente, però, mi è capitato di svolgere il ruolo di interprete per rito civile con sposa italiana e sposo di nazionalità russa, e per il Comune è stato sufficiente utilizzare l'inglese (dopo aver appurato che lo sposo fosse a un livello adeguato per comprendere le domande e rispondere).
Dunque, anche per questo aspetto, è sempre meglio parlare direttamente con il Comune d'interesse per il matrimonio civile.
Sì, ma ad una condizione: l'interprete non può essere la stessa persona che conduce la parte civile del rito, ossia la lettura degli Articoli del Codice Civile e le domande ufficiali, vestendo la fascia tricolore. Nei matrimoni e unioni civili con la presenza dell'interprete, questa figura e chi conduce il Rito Civile devono essere distinte.
Il/La celebrante laico/a, che funge anche da interprete, può invece gestire e condurre la parte simbolica e personalizzata della cerimonia, come lo scambio delle promesse e degli anelli, letture non costituzionali e non religiose, o esibizioni musicali.
In questo tipo di cerimonia, dunque, è davvero essenziale coordinare e pianificare accuratamente tutti i momenti della cerimonia e informare il Comune in anticipo, assicurando che non ci sarà sovrapposizione di ruoli.
Oltre a quelli elencati prima, sarà richiesto il documento d'identità dell'interprete, già al momento di presentare la domanda per lo svolgimento del matrimonio.
Alcuni Comuni potrebbero richiedere un attestato di conoscenza delle lingue all'interprete, anche se al momento non risulta obbligatorio per legge. Assicuratevi di chiarire questo aspetto con il Comune.
Di solito, specialmente quando entrambi i nubendi non sono di nazionalità italiana, l'interprete del Rito Civile svolge un ruolo chiave non solo nella traduzione del rito, ma anche come punto di riferimento tra la coppia e il Comune. Per questo motivo, è importante scegliere un interprete affidabile e professionale, che comprenda il valore e l'importanza del suo ruolo in un matrimonio civile, e che sia in grado non solo di tradurre ma anche di aiutarvi nell'interfacciarsi con il Comune.
Organizzare un matrimonio civile in Italia quando gli sposi/le spose (o almeno uno/a) non hanno la cittadinanza italiana, richiede una pianificazione accurata e una buona conoscenza delle procedure legali. Con i documenti giusti e l'aiuto di un interprete affidabile, il vostro giorno speciale potrà svolgersi senza intoppi, lasciando spazio per la gioia e la celebrazione del vostro amore.
Per ulteriori informazioni e dettagli specifici, contattate sempre il Comune in cui desiderate sposarvi e considerate di chiedere aiuto e supporto a una terza figura (l'interprete, se ne avete necessità).
Se la Sardegna non è solo mare, allora i matrimoni in Sardegna non sono solo sulla spiaggia.
Per chi cerca un'alternativa incantevole e ricca di storia, l'Area Archeologica del Bosco di Seleni (in provincia di Lanusei) offre un'opzione straordinaria per una celebrazione dall'atmosfera fiabesca, quasi fantastica e ancestrale.
Il Parco Archeologico Bosco Seleni si trova a soli sei chilometri da Lanusei, in direzione Gairo Sant'Elena. Situato a 978 metri di altitudine, il complesso nuragico di Seleni non solo offre una cornice naturale straordinaria, ma è anche un sito di grande interesse archeologico. Qui si trovano strutture di difesa, civili e monumenti eretti in memoria e celebrazione dei defunti, oltre a edifici di culto come pozzi sacri. Questa ricchezza storica e ambientale giustifica la denominazione di "Parco Archeologico".
Il sito visitabile comprende due tombe dei giganti e un villaggio nuragico con i resti di un nuraghe complesso e diverse capanne. Ma l'area conserva anche edifici dedicati al culto e un’area abitativa di circa 200 capanne, ancora in attesa di essere esplorata. Gli scavi hanno rivelato importanti ritrovamenti, testimonianze dei contatti della civiltà nuragica con culture lontane, sottolineando così l'importanza di questo insediamento, che risale dal Bronzo Medio fino all'età del Ferro.
Strategica era di certo anche la posizione elevata dell'insediamento nuragico nel cuore di un bosco rigoglioso. E noi, oggi, possiamo apprezzare ugualmente entrambi questi aspetti, anche se per motivi assai diversi rispetto al passato! Da un lato abbiamo una vista mozzafiato ed emozionante su tutta l'area circostante (e sì, si vede anche il mare della costa dell'Ogliastra). Dall'altro, un luogo verde e fresco tutto l'anno, ottimo per una cerimonia laica.
Lo sapevate? Il Comune di Lanusei dà la possibilità di contrarre matrimoni e unioni civili in questo luogo incantato.
Per chi desidera un matrimonio all'aperto, immerso nella natura e nell'ancestrale magia che solo un sito nuragico può regalare, questa è la location ideale. Non solo potrete godere di un contesto naturale unico, ma anche vivere un'esperienza che unisce la bellezza del passato alla solennità del vostro amore.
Immaginate un rito nuziale in un luogo poco conosciuto della Sardegna, circondati dalle suggestive e misteriose impronte nuragiche lasciateci dagli antenati. Nei pressi della "tomba dei giganti" e del villaggio nuragico, potrete celebrare il vostro amore in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, sotto la fresca ombra di lecci, roveri, castagni e pioppi.
Potrete scegliere se avere una cerimonia simbolica oppure un vero e proprio rito civile con valore legale. In entrambi i casi, se volete rendere la cerimonia ancora più unica e trovare i gesti e le parole che meglio si adattano a questo luogo e alla vostra storia, potete chiedere aiuto a un/a celebrante non tradizionale, che creerà per voi (e insieme a voi) una celebrazione davvero significativa. Con la delega del Sindaco di Lanusei, il/la celebrante che sceglierete potrà condurre sia il rito civile che quello personalizzato.
Continuate a seguirmi in questo viaggio attraverso l'isola o scrivetemi se avete bisogno di aiuto per creare la vostra cerimonia personalizzata in Sardegna. Per maggiori informazioni sull'Area Archeologica di Seleni, visitate il sito ufficiale del Parco.
Barisardo, un incantevole paese situato sulla costa orientale della Sardegna, in Ogliastra, ben si presta per una cerimonia di matrimonio personalizzabile e davvero indimenticabile. Questo affascinante luogo offre due scenari mozzafiato (più un terzo extra che è davvero unico nel suo genere!) per suggellare la vostra unione d'amore con valore legale: la storica Torre di Barisardo e l'omonima, splendida spiaggia.
Quando si tratta di scegliere la location per il vostro matrimonio a Barisardo la decisione può essere difficile. Molto dipende da quello che avete in mente per la vostra cerimonia laica: sognate un bel matrimonio in spiaggia o preferireste un rito semplice e intimo con poche persone?
In entrambi i casi, è possibile contrarre matrimonio con valore legale: potete scegliere se far officiare il rito solo dal Sindaco o un suo delegato del Comune, oppure affiancarlo a un/a celebrante per aggiungere una parte personalizzata, o ancora far richiedere la delega per il matrimonio civile al/la celebrante in modo che ci sia una sola persona a gestire l'intera cerimonia.
La spiaggia di Barisardo è uno scenario spettacolare per una cerimonia all'aperto: è il luogo ideale per un matrimonio con molti invitati, meglio se in bassa stagione o negli orari più adeguati per il forte sole della Sardegna. Qui avrete la possibilità di celebrare il matrimonio civile all'aperto, con una piccola passerella sulla sabbia (nel periodo estivo) che dal piazzale conduce dritto sotto alla Torre, luogo designato per i riti civili. Per le cerimonie simboliche, ogni angolo della spiaggia può essere utilizzato previa autorizzazione del Comune.
La Torre di Barisardo è una delle tante torri saracene presenti sulla costa sarda, ma è una delle poche con una particolarità speciale: è possibile celebrare matrimoni civili all'interno delle sue antiche mura. La torre offre un'atmosfera intima e raccolta, perfetta per cerimonie con pochi invitati. Questo luogo storico non solo fornisce riparo in caso di maltempo, ma aggiunge anche un tocco di fascino e mistero al vostro matrimonio. Un/a celebrante con delega o il Sindaco possono officiare un rito civile con valore legale.
La figura del celebrante è fondamentale per creare una cerimonia che rispecchi appieno la vostra storia e le vostre emozioni. Che si tratti di un matrimonio civile o simbolico, un/a celebrante ha il compito di aiutarvi a trovare le parole, la musica e i riti che si adattano perfettamente non solo a voi, ma anche al luogo scelto. E la spiaggia di Torre di Barisardo è uno sfondo bellissimo per ogni tipo di matrimonio.
A pochissimi passi dalla spiaggia, l'hotel La Torre offre una location elegante per cerimonie simboliche o per un ricevimento dopo la cerimonia. Anche se l'organizzazione del ricevimento va oltre i compiti della celebrante, se preferite che cerimonia e ricevimento avvengano nel medesimo luogo potete chiamare un/a celebrante per una cerimonia non civile personalizzata per raccontare e celebrare al meglio la vostra storia.
Curiosità: come accennavo all'inizio, esiste un terzo punto dov'è possibile sposarsi con rito legalmente riconosciuto a Torre di Barisardo - ed è una location che interesserà in particolare gli amanti del sub e delle immersioni. È infatti possibile sposarsi con rito civile sott'acqua! In questo caso ci sarà per forza bisogno dell'officiante comunale in grado di fare le immersioni e gestire il momento in modo idoneo ed esperto. Ma potrete comunque affidarvi a un/a celebrante per organizzare una parte della cerimonia in barca o sulla spiaggia, in modo da personalizzare al 100% questo rito davvero unico.
Acqua trasparente, sabbia bianca e l'isola di Tavolara all'orizzonte… Benvenuti e benvenute alla spiaggia Lido Est di Capo Comino!
Questo angolo di paradiso della costa nord-orientale della Sardegna non è solo una destinazione perfetta per una gita al mare, ma anche un luogo incantevole per celebrare un matrimonio o unione civile con valore legale.
Situato all'interno del Comune di Siniscola, il Lido Est è infatti stato designato come Casa Comunale, luogo ufficiale per la celebrazione di matrimoni civili in prossimità della spiaggia o con vista mare. Un posto incantevole, rinomato anche in passato come una delle spiagge più belle della Sardegna. Immaginate di celebrare il vostro matrimonio circondati dalla bellezza naturale delle dune e dei monti sullo sfondo, con il mare cristallino a pochi passi e la brezza marina che accarezza dolcemente la pelle.
Oltre ai riti civili, con l'autorizzazione del Comune, è possibile celebrare anche cerimonie simboliche di altro genere. Che si tratti di un anniversario, una promessa di amore eterno, una commemorazione per qualcuno che non c'è più (e che magari amava questi luoghi) o qualsiasi altra occasione speciale, Lido Est di Capo Comino offre un contesto ideale per rendere il vostro "rito di passaggio" davvero memorabile.
Scegliere un/a celebrante per un matrimonio o un'altra cerimonia simbolica in questo posto incantato, significa ricevere aiuto per personalizzare la celebrazione in modo che il rito "parli" con il luogo. Il suo primo compito, infatti, sarà aiutarvi a trovare le parole, la musica e i gesti che meglio rappresentano la vostra storia e l'occasione da celebrare, in perfetta armonia con l'ambiente naturale che vi circonda.
Ma il/la celebrante è la persona che organizza i matrimoni? O quella che celebra il rito in comune? E può condurre anche quello religioso o quello può farlo solo un officiante? Ma dire celebrante o cerimoniere non è la stessa cosa?
Ogni volta che dico di aver lavorato come cerimoniere o di essere disponibile come celebrante mi aspetto molte domande come queste. Purtroppo parlando di professioni "nuove" o “non tradizionali” c’è spesso confusione.
Nel mondo degli eventi e delle cerimonie, poi, ci sono tante figure emergenti, con tanti nomi diversi che spesso sembrano voler dire la stessa cosa (a volte è proprio così, a volte no): basti pensare ai matrimoni e subito parte l'elenco di wedding planner, event planner, wedding organizer, wedding designer, flower designer, eccetera eccetera.
Se da una parte questo è positivo, perché abbiamo la possibilità di costruirci un'attività il più possibile adatto a noi e non doverci adattare a ruoli prestabiliti, dall'altra ovviamente si perde chiarezza (e a volte legittimità) e i committenti rischiano di non sapere più a chi affidarsi.
Non sono argomenti così frequenti ed è facile farsi un'idea "per sentito dire". Penso che sia importante condividere consapevolezza e informazioni corrette.
Per fortuna, per quanto riguarda esclusivamente la parte rituale delle cerimonie, pur essendoci ancora una certa coltre di nebbia e mistero sulla figura del/la celebrante, non è così difficile cercare e trovare informazioni direttamente dalla normativa nazionale - che è poi il modo migliore per capire quali sono effettivamente i ruoli esistenti e previsti per le mansioni legate agli eventi.
Di seguito vi riporto alcune informazioni essenziali per schiarire un po' le idee e comprendere meglio le differenze, le attività e i confini di queste tre figure del mondo rituale!
Secondo la prassi di riferimento UNI/PdR 118:2021, si tratta di un/a "professionista in possesso di conoscenze, abilità, strumenti, tecniche, livelli di responsabilità e autonomia per la creazione e gestione di tutti gli aspetti che caratterizzano tutte le tipologie possibili di qualunque evento cerimonia".
Vale a dire: una persona in grado di creare il testo, curare il setting, e gestire la conduzione di una cerimonia di qualsiasi tipo, dal matrimonio simbolico alla commemorazione, da un battesimo laico al rinnovo delle promesse, personalizzando sulla base delle richieste dei committenti, sul contesto e sulle possibilità concrete.
Allo stato attuale, chiunque può celebrare una cerimonia laica simbolica. Anche il vostro migliore amico o la vicina di casa, la proprietaria della location o l'impresario funebre.
La prassi di riferimento è in vigore dal 2021 ed esiste una Certificazione del Personale che si basa sui requisiti previsti dalla stessa prassi; ma tale Certificazione non è obbligatoria per chi pratica l'attività di celebrante e non ha al momento valore di "albo".
Personalmente, dopo l'esperienza lavorativa nel settore funebre e il corso di formazione con FederCelebranti (oggi gestito da ECCO), che mi ha fornito i crediti sufficienti per poter ottenere la Certificazione, ho deciso di aspettare a sostenere l'esame, per focalizzarmi piuttosto sul proseguire la mia esperienza sul campo in modalità occasionale. Credo infatti che non si diventi celebranti da un giorno all'altro, anche se si è portati e/o si ha esperienza nel campo e/o si studia molto, e per il momento preferisco seguire poche cerimonie con la massima cura.
Qui trovate un po' della mia storia e del mio percorso.
La stessa Prassi di riferimento, poi, specifica che "il celebrante si distingue dall'officiante che, invece, esegue la cerimonia leggendo un testo o un modello già predisposto da altri".
Secondo quanto citato dal testo UNI, officiante è un termine che può riferirsi a entrambe queste figure, così come a una persona che legge il testo di una cerimonia creata da qualcun altro (un/a celebrante, magari!). Possiamo quindi chiamare officiante, ad esempio, sia il Sindaco (o un suo delegato) che svolge un matrimonio civile in Comune, sia un prete che celebra un funerale in chiesa.
Questo termine si discosta rispetto ai primi due, poiché dal punto di vista ufficiale si riferisce a una figura che al momento è riconosciuta solo in pochissime regioni italiane: è infatti la normativa in materia di attività funebre della Regione Piemonte (D.G.R. 22/09/2014, n 22-343) che riconosce e disciplina questa figura professionale. Si tratta della persona addetta a gestire e condurre cerimonie all'interno di strutture per il commiato (come tempio crematorio e casa funeraria). Si occupa dunque esclusivamente delle cerimonie funebri laiche e collegate alla cremazione (funerale laico, consegna delle urne ai famigliari, dispersione delle ceneri).
In altre regioni, il termine viene talvolta utilizzato come sinonimo di celebrante in riferimento a qualsiasi tipologia di cerimonia.
Conoscevate già questi termini e le loro differenze?