Oggi andiamo nel cuore dell'Ogliastra, incantevole e selvaggia regione della Sardegna, dove è possibile celebrare matrimoni con rito civile in luoghi di rara bellezza naturale. Tra questi, per chi cerca un matrimonio all'aperto con un panorama spettacolare, c'è l'anfiteatro presso Marina di Cardedu.

Dov'è e come arrivare a Cardedu

Cardedu è un piccolo comune situato nella provincia di Nuoro, a circa 120 km da Cagliari, da cui è facilmente raggiungibile. Una volta giunti al paese, la zona di Marina di Cardedu si trova a pochi minuti di auto (basta seguire le indicazioni verso la costa), quasi a ridosso della località Perd'e Pera.

Nota: per raggiungere l'anfiteatro c'è da percorrere un breve tratto in salita su strada non asfaltata. Dal momento che, quando vengono organizzate cerimonie laiche, non si possono parcheggiare le auto nei pressi dell'anfiteatro per motivi di spazio e circolazione, questo tratto di strada va percorso a piedi, il che potrebbe non essere adatto a tutt*. Può quindi essere una buona idea prevedere delle navette per gli ospiti.

Un luogo tra natura e rito

L'anfiteatro di Marina di Cardedu, grazie alla sua posizione rialzata, offre un panorama mozzafiato che unisce la bellezza del mare alla maestosità delle colline circostanti. L'anfiteatro è su un piazzale erboso scoperto (quindi meglio evitare un matrimonio in piena estate e negli orari più caldi), circondato da alcune piante e ulivi. Meraviglioso il contrasto tra il verde delle piante, il blu del mare e il rosso delle pietre.

Al centro dell'anfiteatro, infatti, sono presenti un altare e una roccia in pietra rossa, tipica della zona, che conferiscono a questo luogo un'atmosfera quasi di sacralità antica. Un punto d'incontro perfetto tra natura e ritualità; non a caso, in questa zona sono presenti due nuraghi e le domus de janas di Monte Arista. È quindi un luogo che invita alla riflessione e alla celebrazione, rendendolo ideale per una cerimonia raccolta e profonda, in sintonia con l'ambiente e con i partecipanti.

Personalizzare la cerimonia

Il Comune di Cardedu ha stabilito che in questo spazio è possibile contrarre matrimonio civile.

Per cui è possibile, affidandosi a un/a celebrante, celebrare sia il rito civile conforme alla legge, sia una cerimonia laica e personalizzata. In questo modo non ci saranno solo le formule standard e il riconoscimento legale dell'unione, ma anche una celebrazione creata appositamente per voi e per questo luogo, completa di parole, musica e riti che meglio rappresentano la vostra storia d'amore, magari coinvolgendo i presenti tramite letture o compartecipazione a piccoli riti simbolici.

Potete chiedere al/la celebrante di ottenere la delega del Sindaco, se preferite avere una sola figura per entrambe le parti cella cerimonia di matrimonio. Oppure potete scegliere di officiare il rito civile prima o dopo la cerimonia con celebrante, optando per un matrimonio simbolico non religioso, che sarà comunque colmo di valore e significato perché creato appositamente per voi e con voi.

Immaginate, per esempio, una cerimonia al tramonto, con il sole che scompare dietro le montagne e l'aria che si colora della sua luce dorata, circondati dalla natura incontaminata e dalla magia dell'anfiteatro di Cardedu, celebrando il vostro amore in un luogo e in un modo che rispecchiano la vostra storia e la vostra personalità...

Che tipo di celebrazione vedete, voi, in questo spazio? Quali emozioni e ricordi vorreste creare in un luogo così speciale? Non vedo l'ora di ascoltare e celebrare le vostre storie...

Cosa significa davvero "laico"?

Avete sicuramente sentito più volte questo aggettivo: "celebrante laica", "cerimonia laica",...

Ma perché viene usato proprio questo termine, e perché così spesso? Non basta dire semplicemente "celebrante"? Scopriamo insieme le ragioni per cui il concetto di laicità è tanto importante nelle cerimonie contemporanee (e non solo), e soprattutto a quali altri significati e concetti è strettamente connesso.

Definizione dei termini: "laico" e "profano"

La prima cosa saggia da fare, quando si vuole approfondire un concetto, di solito è aprire il dizionario e controllarne bene definizione ed etimologia. Quindi partiamo dalla Treccani.

Laico /'laiko/ [dal lat. tardo laicus, gr. laikós "del popolo, profano"] (pl. m. -ci).

■ s. m. 1. (eccles.) a. (f. -a) [chi non appartiene allo stato ecclesiastico] ↔ chierico. b. [religioso privo di funzioni sacerdotali] ≈ ‖ converso, secolare. 2. (f. -a) (polit., filos.) [chi fa professione di laicismo: accordo tra cattolici e l.] ≈ ↑ anticlericale, ghibellino. ‖ aconfessionale. ↔ cattolico. ↑ clericale, confessionale, guelfo.
■ agg. 1. (eccles.) a. [che non appartiene al clero: enti, associazioni l.] ≈ laicale. b. [che non ha preso gli ordini sacerdotali: frate l.] ≈ secolare. ↔ regolare. 2. (polit., filos.) [che s'informa ai caratteri del laicismo] ≈ e ↔ [→ LAICO s. m. (2)]. 3. (estens.) [di persona, movimento, atteggiamento che dichiari la propria autonomia da dogmatismi di qualsiasi genere: partiti l.] ≈ indipendente.

Forse anche a voi ha colpito quel "profano" in prima riga, traduzione del vocabolo greco. Un termine che a primo impatto, a causa anche di alcuni preconcetti e contesti d'uso, può evocare l'idea di qualcosa di sbagliato, sovversivo, antireligioso. Tuttavia, in origine, la sua connotazione non è per forza negativa, perché si riferisce a qualcosa che "non è sacro" .

Molto interessante è la sua etimologia, che letteralmente significa "fuori da un luogo sacro", come indica di nuovo l'enciclopedia Treccani, di cui riporto di seguito la prima definizione:

Profano: agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»].

1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso: la certa origine della storia universale p., e della di lei perpetuità con la sacra, la qual’è più antica d’ogni profana (Vico); chiesa ormai sconsacrata e adibita a usi p.; Odor sacro e p. d’incensi e di belletti! (Gozzano); amore p., quello rivolto a esseri umani, non a Dio; Amor sacro e Amor p., titolo dato comunem. a un dipinto del Tiziano; sostantivato con valore neutro: mescolare il sacro al p., in senso estens., mettere insieme cose diverse e opposte fra loro. b. Che ha per argomento motivi terreni, mondani, non religiosi: storia p.; poesia p.; musica p.; discutere di argomenti p.; pensieri profani.

Entrambi i termini, quindi, sono originariamente neutrali, indicanti qualcosa o qualcuno che sta al di fuori della religione e della sacralità senza necessariamente opporsi (questa è invece la definizione di eresia: la specifica opposizione ai dogmi della Chiesa).

Laico significa privo di caratterizzazione religiosa, non antireligioso.

Indicare che qualcosa è laico, dunque, significa comunicare che siamo in un campo neutro, aperto a qualsiasi religiosità o spiritualità e senza prevalenze. Un territorio dove nessuna persona possa sentirsi esclusa o messa da parte: lo stesso clima in cui dovrebbe svolgersi una celebrazione laica e condivisa.

L'importanza di una cerimonia laica

Voler sottolineare che una cerimonia è laica significa comunicare che ci troviamo in un terreno di pace, tolleranza e inclusività. Una cerimonia laica viene creata appositamente sulle richieste di committenti che desiderano una figura non spirituale come quella del/la celebrante. Non ci sono costrizioni, antagonismi, dogmi o divieti, eccetto quelli derivanti dal buon senso civile.

La spiritualità in una cerimonia laica non può esistere?

In una cerimonia "non tradizionale" non si tratta di eliminare la spiritualità (anzi, vietare è proprio contrario al valore inclusivo!), ma di evitare un'impostazione prevalentemente religiosa. Chi celebra in modo laico non fa le veci di preti, sacerdoti o altri rappresentanti religiosi, né vuole farlo. Semplicemente, cerca di lasciare spazio alle sensibilità di tutti i presenti alla cerimonia.

Per questo, in una celebrazione laica, è comunque possibile includere letture o citazioni di carattere spirituale, purché concordate con i committenti su loro richiesta e, soprattutto, rispettose delle diverse sensibilità presenti.

Un compito di un/a celebrante non religioso/a è anche quello di chiedersi se qualcuno/a tra i partecipanti può sentirsi messo da parte. Per questo, la cerimonia laica evita inviti espliciti alla preghiera, riti religiosi collettivi o citazioni che non lasciano spazio a tutte le sensibilità. Può invece invitare al raccoglimento individuale e accogliere riferimenti, brani o citazioni che arrivano da credi diversi, se trasmettono valori ed emozioni universali. Ricordando sempre che lo spazio neutro della laicità non deve trasformarsi in un campo di battaglia. È un ambiente di rispetto e tolleranza.

E il celebrante laico/a all'estero?

Nei paesi anglosassoni, dove la pratica di richiedere cerimonie laiche è molto diffusa da diverso tempo, ci si riferisce spesso a questo ruolo con il termine humanist celebrant, riferito probabilmente alla formula secular humanist - ossia una figura laica, non clericale, non religiosa. Anche questo termine dunque vuole sottolineare l'assoluta neutralità di chi celebra una cerimonia laica in termini di spiritualità e credo.

L'aggettivo umanista, in italiano, fa invece riferimento più che altro a una figura "rappresentante dell’umanesimo e della cultura umanistica nella sua più ampia accezione", o che "condivide gli ideali culturali proprî dell’umanesimo, e anzitutto il culto per le lettere antiche, anche professando altre attività" (Treccani, once more).

Il che comunque, se ci pensate, descrive almeno in parte il tipo di approccio dei/lle celebranti, che lavorano costantemente con parole e scrittura e creano una cerimonia attingendo spesso a fonti e citazioni letterarie, musicali e poetiche!

Al di là dell'importanza della possibilità di personalizzare un rito, comunque, optare per una cerimonia laica è una scelta di apertura, rispetto e inclusività. Offre uno spazio e un momento separati dalla quotidianità in cui chiunque possa sentirsi partecipe senza dogmi. È una celebrazione della diversità e del rispetto reciproco, che rende il momento speciale e significativo per ogni partecipante.

Barisardo, un incantevole paese situato sulla costa orientale della Sardegna, in Ogliastra, ben si presta per una cerimonia di matrimonio personalizzabile e davvero indimenticabile. Questo affascinante luogo offre due scenari mozzafiato (più un terzo extra che è davvero unico nel suo genere!) per suggellare la vostra unione d'amore con valore legale: la storica Torre di Barisardo e l'omonima, splendida spiaggia.

Sposarsi a Barisardo: Spiaggia o Torre?

Quando si tratta di scegliere la location per il vostro matrimonio a Barisardo la decisione può essere difficile. Molto dipende da quello che avete in mente per la vostra cerimonia laica: sognate un bel matrimonio in spiaggia o preferireste un rito semplice e intimo con poche persone?

In entrambi i casi, è possibile contrarre matrimonio con valore legale: potete scegliere se far officiare il rito solo dal Sindaco o un suo delegato del Comune, oppure affiancarlo a un/a celebrante per aggiungere una parte personalizzata, o ancora far richiedere la delega per il matrimonio civile al/la celebrante in modo che ci sia una sola persona a gestire l'intera cerimonia.

La Spiaggia

La spiaggia di Barisardo è uno scenario spettacolare per una cerimonia all'aperto: è il luogo ideale per un matrimonio con molti invitati, meglio se in bassa stagione o negli orari più adeguati per il forte sole della Sardegna. Qui avrete la possibilità di celebrare il matrimonio civile all'aperto, con una piccola passerella sulla sabbia (nel periodo estivo) che dal piazzale conduce dritto sotto alla Torre, luogo designato per i riti civili. Per le cerimonie simboliche, ogni angolo della spiaggia può essere utilizzato previa autorizzazione del Comune.

La Torre di Barisardo

La Torre di Barisardo è una delle tante torri saracene presenti sulla costa sarda, ma è una delle poche con una particolarità speciale: è possibile celebrare matrimoni civili all'interno delle sue antiche mura. La torre offre un'atmosfera intima e raccolta, perfetta per cerimonie con pochi invitati. Questo luogo storico non solo fornisce riparo in caso di maltempo, ma aggiunge anche un tocco di fascino e mistero al vostro matrimonio. Un/a celebrante con delega o il Sindaco possono officiare un rito civile con valore legale.

Personalizzare la cerimonia: la scelta del/la celebrante

La figura del celebrante è fondamentale per creare una cerimonia che rispecchi appieno la vostra storia e le vostre emozioni. Che si tratti di un matrimonio civile o simbolico, un/a celebrante ha il compito di aiutarvi a trovare le parole, la musica e i riti che si adattano perfettamente non solo a voi, ma anche al luogo scelto. E la spiaggia di Torre di Barisardo è uno sfondo bellissimo per ogni tipo di matrimonio.

Oltre la cerimonia: Ricevimenti e Curiosità

A pochissimi passi dalla spiaggia, l'hotel La Torre offre una location elegante per cerimonie simboliche o per un ricevimento dopo la cerimonia. Anche se l'organizzazione del ricevimento va oltre i compiti della celebrante, se preferite che cerimonia e ricevimento avvengano nel medesimo luogo potete chiamare un/a celebrante per una cerimonia non civile personalizzata per raccontare e celebrare al meglio la vostra storia.

Curiosità: come accennavo all'inizio, esiste un terzo punto dov'è possibile sposarsi con rito legalmente riconosciuto a Torre di Barisardo - ed è una location che interesserà in particolare gli amanti del sub e delle immersioni. È infatti possibile sposarsi con rito civile sott'acqua! In questo caso ci sarà per forza bisogno dell'officiante comunale in grado di fare le immersioni e gestire il momento in modo idoneo ed esperto. Ma potrete comunque affidarvi a un/a celebrante per organizzare una parte della cerimonia in barca o sulla spiaggia, in modo da personalizzare al 100% questo rito davvero unico.

Acqua trasparente, sabbia bianca e l'isola di Tavolara all'orizzonte… Benvenuti e benvenute alla spiaggia Lido Est di Capo Comino!

Sposarsi a Lido Est, un'esperienza indimenticabile

Questo angolo di paradiso della costa nord-orientale della Sardegna non è solo una destinazione perfetta per una gita al mare, ma anche un luogo incantevole per celebrare un matrimonio o unione civile con valore legale.

Situato all'interno del Comune di Siniscola, il Lido Est è infatti stato designato come Casa Comunale, luogo ufficiale per la celebrazione di matrimoni civili in prossimità della spiaggia o con vista mare. Un posto incantevole, rinomato anche in passato come una delle spiagge più belle della Sardegna. Immaginate di celebrare il vostro matrimonio circondati dalla bellezza naturale delle dune e dei monti sullo sfondo, con il mare cristallino a pochi passi e la brezza marina che accarezza dolcemente la pelle.

Non solo matrimoni a Capo Comino

Oltre ai riti civili, con l'autorizzazione del Comune, è possibile celebrare anche cerimonie simboliche di altro genere. Che si tratti di un anniversario, una promessa di amore eterno, una commemorazione per qualcuno che non c'è più (e che magari amava questi luoghi) o qualsiasi altra occasione speciale, Lido Est di Capo Comino offre un contesto ideale per rendere il vostro "rito di passaggio" davvero memorabile.

Scegliere un/a celebrante per un matrimonio o un'altra cerimonia simbolica in questo posto incantato, significa ricevere aiuto per personalizzare la celebrazione in modo che il rito "parli" con il luogo. Il suo primo compito, infatti, sarà aiutarvi a trovare le parole, la musica e i gesti che meglio rappresentano la vostra storia e l'occasione da celebrare, in perfetta armonia con l'ambiente naturale che vi circonda.